Esco a fare due passi – Minestrone alla Fabio Volo

A 28 anni Nico, personaggio centrale di Esco a fare due passi, si indirizza una lettera da rileggere il giorno del suo 33° compleanno. In realtà si tratta di un’attenta riflessione sulla sua condizione di quasi trentenne. Attorniato da donne, è alla continua ricerca di rassicuranti relazioni yogurt: sono rapporti con la scadenza che non creano obblighi e permettono di ritornare alla vita di sempre, da lui stesso definita immatura. A riprova del fatto che mal tollera gli impegni, rifiuta persino una collaborazione lavorativa prolungata da deejay radiofonico, mestiere che adora.

Molti dei suoi coetanei sono già sposati con figli, hanno un lavoro fisso. Questa stabilità a lui non manca, anzi rifugge da ogni sorta di regolarità. L’autore non vuole criticare l’atteggiamento infantile del protagonista. Piuttosto fotografa un momento di insicurezza dilagante che accomuna tanti giovani come Nico. Questo dialogo introspettivo in forma scritta non porta a risposte definitive, ma lascia aperti possibili margini di cambiamento. Chissà se Nico, a 33 anni, vedrà il mondo, e se stesso, con occhi diversi.

E chi lo avrebbe mai detto, il nostro protagonista adora cucinare, con pazienza e devozione, il minestrone.

Sistemo le cose nel frigorifero, il minestrone lo farò domani. Mi piace fare il minestrone, mi piace pulire le verdure, tagliarle, mescolarle. Credo che ci sia addirittura qualcosa di religioso nel fare il minestrone, anzi ne sono convinto. Io credo nel minestrone.

Volo, Fabio, Esco a fare due passi, Milano, Oscar Mondadori, 2002.

Dal minestrone di mia nonna a quello di Nico. Bel salto generazionale, no?

Esco a fare due passi – Minestrone alla Fabio Volo

 

Nel preparare questa calda zuppa invernale, non peso mai gli ingredienti, ma come si dice in gergo “vado a occhio” ! Per completezza di informazione ho elencato delle dosi precise; potete sbizzarrirvi con le verdure che preferite nelle quantità da voi desiderate. Per quanto riguarda i fagioli borlotti, i piselli e i fagiolini, ho usato un prodotto surgelato. Mi piace cuocere la pasta nel minestrone; l’amido da lei rilasciato conferirà un sapore più dolce.

Ingredienti:

  • 2 patate
  • 4 pomodori maturi
  • 1 zucchina
  • 1/2 porro
  • 2 carote
  • 100g fagiolini
  • 50g di bietoline
  • 1 gambo di sedano
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • qualche foglia di basilico
  • una manciata di fagioli borlotti
  • una manciata di piselli
  • olio
  • dado vegetale
  • pesto alla genovese già pronto
  • pasta corta

Preparazione:

  1. Pulite, lavate e tagliate a tocchetti le verdure e mettetele in una pentola. Aggiungete borlotti, piselli, fagiolini surgelati e coprire il tutto con acqua.
  2. Unite qualche cucchiaio d’olio e il dado vegetale. Lasciate cuocere un paio d’ore a fuoco basso. Il minestrone deve rimanere brodoso.
  3. Terminata la cottura, versare la pasta corta nel minestrone, avendo cura di rigirarla spesso. A fuoco spento amalgamate con qualche cucchiaiata di pesto alla genovese.

Nico adora preparare il minestrone. E voi, quale piatto amate cucinare?

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