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NN editore

Sono Dio – Sformato di miglio dal sapore rivoluzionario

Scontroso, scorbutico, presuntuoso, antipatico, superbo. Ce le ha proprio tutte questo narratore onnisciente in Sono Dio pubblicato da NN editore.

Protagonista totalizzante, ad un certo punto della sua (infinita) esistenza s’imbatte in un sentimento sconosciuto: l’amore. Benché inizialmente riluttante, si lascia presto trasportare da nuovi tumulti interiori. Sperimenta così rabbia, gelosia, invidia.

Lei si chiama, non a caso, Dafne e ignora di essere il turbamento di un’entità spirituale. Esercita con dedizione il singolare lavoro di inseminatrice di vacche e, mentre si adopera per realizzare i suoi sogni e superare terribili drammi, combatte contro il mondo. Con forza, determinazione e spregiudicata cocciutaggine. Forse lui la ama proprio per questo. In fondo tutto può nella sua assoluta imperfezione. Anche amare.

Sublime e irriverente razionalizzazione emotiva da parte di una divinità, il libro è l’occasione per descrivere noi umani, criticare la nostra onnipotenza. E riportarci alle dimensioni effettive. Magari non siamo proprio zuppa, come direbbe Gurdulù. Piuttosto esseri infinitesimali su un pianeta microscopico che galleggia nella sperduta vastità dell’universo. 

Insomma quasi niente. Ma è proprio quel quasi a fare la differenza.

Sono Dio – sformato di miglio


Sono Dio

La nostra protagonista ha da poco conosciuto una coppia che condivide con lei la passione per la tutela ambientale, oltre che per la lotta contro una società capitalista e conformista. Sono a tavola, lui cerca spudoratamente di piacerle. E uno sformato di miglio sarà l’inizio di una bella amicizia ed una storia d’amore. Tra chi? Vi lascio il piacere di scoprirlo con la lettura… 

Tornati a tavola i tre ragazzi mangiano lo sformato di miglio con guarnitura di fichi d’India biologici preparato dalla piccoletta, innaffiandolo con il vino turco, non biologico, portato dalla ricercatrice post-punk. Proprio buono questo pasticcio con il ragù di cinghialecommenta Vittorio. A quanto pare vuole fare lo spiritoso per piacere all’invitata. Questo deficiente è carnivoro, sospira la piccoletta, come parlando di qualcosa di raccapricciante. Sei solo tu che sei erbivora, tutti gli altri qui sono onnivori, ribatte il bellone, cercando la complicità della nuova amica. Lei sorride a entrambi con la faccia contratta in una maschera di impalato dolore, come si fa davanti alle coppie che si punzecchiano in pubblico.

Sartori, Giacomo, Sono Dio, Milano, NNeditore, 2016.

Ingredienti:

  • 150 g miglio
  • 1 peperone
  • 2 zucchine
  • 2 carote
  • 1 cipolla o scalogno
  • olio
  • sale
  • pepe
  • provola dolce
  • 450 ml acqua calda

Preparazione:

  1. Lavate bene il miglio sotto l’acqua corrente, aiutandovi con un colino a maglie strette. Tostatelo in padella per qualche istante, quindi trasferitelo in una pentola e copritelo con l’acqua. Quando inizia a bollire, mettete il coperchio e lasciate cuocere per 15 minuti, rimestando di tanto in tanto.
  2. Pulite le verdure, tagliatele a dadini. Fate appassire la cipolla in padella con un filo d’olio e saltate le verdure a fuoco vivace per 5 minuti circa. 
  3. Amalgamate le verdure al miglio. Regolate di sale e pepe. Versate in una teglia o in piccole cocotte monoporzione. Cospargete con della provola dolce e infornate per 5” circa a 180 gradi. Servite caldo.

 

Le nostre anime di notte | Petto di pollo in agrodolce

Le nostre anime di notte scorre via in un attimo. Con delicatezza veniamo accolti da un amore puro e semplice che profuma di normalità.

Vedova del sindaco di una località americana simile al vero, Addie Moore vive in solitudine nella sua grande casa con giardino. Per colmare il vuoto che la assale, specialmente la notte, una sera di maggio bussa al vicino di casa, Louis Waters, la cui moglie era morta da tempo.

In quell’istante viene scalfito il muro delle rigide aspettative sociali per le quali un vecchio, per di più donna, deve sbiadire nella noia in attesa della morte. Risoluta lo invita a trascorrere nello stesso letto le ore destinate al sonno. Parlando, semplicemente.

Notte dopo notte, timidamente, ognuno inizia a svelare all’altro la propria vita. Tra dolorosi ricordi e incolmabili rimpianti, emerge una disarmante onestà di chi, a settant’anni, sa che non può più cambiare il passato. Contro tutti, vivono una serena quotidianità: è questa la loro delicata rivoluzione.

Ma a Holt tutto resta immutabile. Per avere la libertà di essere se stessi, bisogna fuggire da quel paesino del Colorado.

Addie e Louis, invece, resteranno lì e non sarà possibile per loro amarsi. O forse sì.

E in questa normalità rientra anche un picnic al fiume, da soli, all’ombra di un albero, mangiando pollo fritto.

Addie stese una coperta sul terreno pulito, si sedettero e mangiarono pollo fritto, insalata di cavolo, carote tagliate a bastoncino, patatine e olive, poi lei tagliò una fetta di torta al cioccolato per ciascuno. Per tutto il pranzo bevvero tè freddo. Poi si sdraiarono sulla coperta a guardare i grandi rami verdi dell’albero sotto cui si erano riparati, che una brezza delicata muoveva insieme alle foglie.

 Haruf, Kent, Le nostre anime di notte, Milano, Enne Enne Editore, 2017.

Le nostre anime di notte – Pollo in agrodolce

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 g petto di pollo a fette
  • 2 peperoni rossi
  • 3 cucchiai di aceto
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • farina di grano duro
  • olio

Per il contorno:

  • 3 carote crude
  • mezzo cavolo cappuccio rosso
  • olive

Preparazione:

  1. Lavate i peperoni. Privarteli dei semi e della parte bianca interna. Tagliateli in sei parti e abbrustolirli su una griglia dal lato della pelle. A cottura ultimata avvolgete i peperoni in un sacchetto di carta per alimenti, come quello del pane, fino a quando raffreddano. In questo modo sarà più facile privarli della pellicina.
  2. Nel frattempo tagliate a striscioline il petto di pollo, tamponatelo con un foglio di carta assorbente e infarinatelo. Friggetelo in padella in olio caldo, rigirandolo ogni tanto.
  3. In una padella insaporite i peperoni in olio, versate tre cucchiai di aceto, uno di zucchero e fate evaporare. Aggiungete il petto di pollo e amalgamate per qualche istante.
  4. Servite il pollo caldo, con le carote a bastoncino, il cavolo crudo in insalata e le olive, così come suggerito da Kent Haruf nel romanzo.

Per la ricetta della torta al cioccolato cliccate qui.