Quella metà di noi. La parte che teniamo nascosta agli altri per paura di essere giudicati, non compresi, esclusi. Talvolta è un giardino segreto in cui rifugiarsi. Più spesso un’ombra che non vogliamo rivelare. Perché se ci capita di farlo, quali saranno le conseguenze? Non solo per noi, ma anche per chi sta al di fuori ed osserva, anzi, più comodamente giudica.
Regalare a qualcuno uno sguardo attento, significa autorizzarlo all’esistenza.
Ma non siamo più abituati a vedere, solo a guardare distratti il mondo che ci aspettiamo di trovare. Perciò ogni metà è sempre delimitata da una linea di confine, un solco che con il tempo si fa più spesso, divide, esclude ed allontana.
A noi che abitiamo nel mezzo. Nel mezzo di più lingue, nel mezzo di due case, nel mezzo di due vite, nel mezzo di decisioni ancora da prendere.
I segreti sono?
Spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, sguardi, libertà particolari, il trucco che nasconde l’evidenza, pozzo in cui saltare a piedi scalzi, regali senza mittente, errori, vendette. Persone amate.
Chi non ha qualcosa da nascondere, almeno una verità da raccontare.
E la verità, a volte, è il più grande di tutti segreti.
Quella metà di noi – Paola Cereda
Di tutti gli errori che abbiamo fatto- dice Laura a Giacomo- il peggiore, quello irreversibile, c’entra con le parole che non abbiamo pronunciato e di cui non conosciamo l’esistenza e la consistenza. Quelle parole mai dette sono i nostri figli mai nati. Di loro e solo di loro dobbiamo rimproverarci.
Chi è Paola Cereda?
Paola Cereda è nata in Brianza, è psicologa e appassionata di teatro. Dopo un lungo periodo come assistente alla regia, ha girato il mondo fino ad approdare in Argentina, dove si è avvicinata al teatro comunitario. Vive a Torino e si occupa di progetti artistici e culturali nel sociale. Ha vinto numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite). Finalista al Premio Rieti nel 2014 con Se chiedi al vento di restare (Piemme). Sempre con Piemme ha a scritto Le tre notti dell’abbondanza e Confessioni audaci di un ballerino di liscio (Baldini & Castoldi). Nel 2022 con Giulio perrone Editore ha pubblicato La figlia del ferro.