La gita a Tindari – Pasta con sugo di carne

Come i rami contorti di un ulivo centenario sui quali Montalbano si sdraia per districare i pensieri, così Camilleri concepisce La gita a Tindari. Noi, piano piano, percorriamo ogni scanalatura, ogni asperità di quel tronco invecchiato. Fino a scoprire un dedalo di connessioni agghiaccianti che coinvolgeranno potenti e bambini innocenti.

I coniugi Griffo sono scomparsi e Nené Sanfilippo è morto ammazzato. I tre abitano nello stesso condominio. Una coincidenza? Certo che no. Per il commissario di Vigata non lo è mai.

Nel frattempo l’investigatore siciliano viene ammaliato dalle donne, dai libri di Manuel Vázquez Montalbán, dal quale il celebre commissario prende il nome. E naturalmente dal cibo.

È ora di pranzo e Montalbano ha un certo appetito. Autoinvitarsi pare brutto…

sugo

Lei mangiò, Commissario? 

“Veramente, ancora no.” Fece Montalbano sentendo il cuore aprirsi alla speranza.

“Allora non c’è problema” concluse la signora Guarnotta “s’assetta con noi e si mangia un piatto di pasta. Accussì parliamo tutti meglio”

La pasta era scolata al momento giusto ( “sapiri quann’è u tempu di sculari a pasta è un arti” aveva un giorno sentenziato la cammarera Adelina), la carne col suco era tenera e saporosa.

Ma, a parte d’essersi riempito la panza, il commissario, per quanto riguardava la sua indagine, fece un altro pirtuso nell’acqua. 

CAMILLERI Andrea, La gita a Tindari, Palermo, Sellerio, 2000

La gita a Tindari – Pasta con sugo di carne

Ingredienti:

  • 400 g carne da sugo
  • 400 g passata di pomodoro
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • 1 foglia di salvia
  • pasta a piacere
  • olio extra vergine di oliva
  • sale

Preparazione:

  1. Tritate il sedano, la carota, la cipolla e un rametto di rosmarino. Rosolate il trito di verdure in un tegame, meglio se di terracotta, con olio.
  2. Dopo qualche istante, aggiungete i pezzi di carne che dovranno prendere colore. Quindi irrorate con un bicchiere di vino rosso e far evaporare l’alcool. A questo punto versate la passata di pomodoro, unire alloro, salvia ed aggiustare di sale.
  3. Quando l’olio sale in superficie, il sugo è cotto!
  4. Diluite il sugo con mezzo bicchiere d’acqua, per renderlo più liquida. Portate il sugo ad ebollizione, abbassate la fiamma e lasciar cuocere lentamente. Dopo circa un’ora, un’ora e mezza, il sugo è pronto. A parte cuocete la pasta, scolatela e servitela con il sugo.

 

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