Orata al forno | Mi fido di te

 

orata

Maschio, spregiudicato in giacca e cravatta, con una particolarità: ha gli occhi di colori diversi. Questa caratteristica ci riporta alla mente il gatto persiano nel film “Il Divo” di Paolo Sorrentino o il diavolo di Bulgakov ne “Il Maestro e Margherita”. Nell’immaginario l’eterocromia oculare rappresenta il male. Leggende metropolitane a parte, Gigi Vianello non segue la retta via, poiché questa non porterebbe certo soldi facili. Lui vuole diventare ricco. E in fretta.

L’indole dannatamente ambiziosa gli permette di realizzare il suo obiettivo con il minor sforzo, spacciando ecstasy nelle discoteche più chic. Durante una serata redditizia, un incontro non previsto incrinerà la sua vita abituale. Per non rinunciare all’agiatezza illegalmente acquisita, fugge a Cagliari. Qui rileva un ristorante di lusso per coprire gli incassi derivati dai traffici di cibo avariato. Avido, apatico calcolatore privo di scrupoli, sembra uscire indenne da ogni illecito. Poi una sera, ad una festa, pecca di onnipotenza e commette una leggerezza. Riuscirà a farla franca anche questa volta?

Sfogliando le pagine scritte a quattro mani da Abate e Carlotto, non ci assale la fame, ma una sensazione sgradevole di nausea. Percepiamo l’odore acre del cibo scaduto e un senso di ripugnanza nei confronti di questo personaggio.

Nel ristorante di sua proprietà, pranza al solito tavolo vicino alla cassa, così da controllare meglio gli introiti. Gusta un’orata freschissima, accompagnata da una pregiata bottiglia di acqua frizzante svizzera. Nel frattempo medita, con la coscienza immacolata, ai prossimi affari.

 Riempii nuovamente il bicchiere di acqua scozzese, lo alzai al cielo quasi per mimare un brindisi. Un sorso, uno schiocco di lingua sul palato. Ora ero pronto a mangiare l’orata rigorosamente pescata in mare, soddisfatto dell’affare che già prendeva corpo secondo metodi collaudati. 

Abate, Francesco, Carlotto, Massimo, Mi fido di te, Torino, Einaudi stile libero big, 2007

Orata al forno

L’orata al forno è un piatto gustoso, semplice e di veloce realizzazione! Per altre ricette di pesce clicca qui

Ingredienti:

  • un’orata di media grandezza
  • alloro
  • salvia
  • rosmarino
  • bacche di ginepro
  • 1 limone
  • sale fino
  • olio extra vergine
  • patate a piacere

Preparazione:

  1. Pulite e squamate l’orata. In una teglia versate un dito di acqua. Stendete un foglio di carta da forno, bagnato e strizzato che dovrà misurare il doppio della teglia. La parte in eccesso infatti andrà a ricoprire l’orata.
  2. Oliate la carta da forno. Adagiate l’orata e inserite all’interno una foglia di alloro, salvia, un rametto di rosmarino, qualche bacca di ginepro, una spolverata di sale e una fetta di limone.
  3. Decorate la superficie dell’orata con gli stessi aromi e un filo d’olio. Chiudete l’orata con il foglio di carta da forno. 180° per 40 minuti circa forno statico. Se gradite, potete accompagnare l’orata con un contorno di patate al forno, profumate con alloro, salvia, sale, pepe e un filo d’olio.

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