Acciughe fritte | Non so

Fidanzato dai tempi dell’università, Mario sposa Giulia, la donna che ama. Questa è la sua unica certezza, tutto il resto lo ignora. Non sa che un rapporto di coppia, per lo più suggellato dalla nascita di un figlio, impone responsabilità, doveri. Si ritrova marito e padre catapultato dalla forza, per lui impetuosa, degli eventi. Spaesato, vive terrorizzato il passaggio all’età adulta, guardando con nostalgia l’adolescenza felice a casa dei genitori, fatta di viaggi, di dischi, di libertà. Un momento tragico lo costringerà a guardare allo specchio la sua naturale metamorfosi.

È un romanzo di formazione, in gergo Bildungsroman, dei giorni nostri. Con un sorriso, Licalzi ci rende testimoni della crescita di questo Parsifal moderno, Mario, un nome qualsiasi per indicare una persona qualunque: quanti invecchiano, senza mai crescere?

Tuttavia, non possiamo non amarlo fin da subito. Perché, in fondo, ci faceva tenerezza vederlo piagnucolare nella sua cameretta, implorando la mamma le acciughe fritte di una volta…

«Di secondo?… boh non so» (è una vita che con Giulia si mangia o il primo o il secondo, non c’ero più abituato). «Ti va la carne?» (la carne? è una vita che con Giulia la carne è sparita quasi completamente dalla nostra tavola perché fa male, la carne! Nemmeno mangiassimo carne di topo)… «Ti faccio una pizzaiola? O preferisci due acciughine impanate e fritte?» (fritte? è una vita che con Giulia il fritto è diventato off limits e che quando lo fa lo asciuga così bene che non basta un rotolo di Scottex) «visto che scendo le posso comprare». «Ecco sì, due acciughine impanate…belle unte».

Licalzi, Lorenzo, Non so, Roma, Fazi Editore, 2009

Acciughe fritte

Le acciughe, in quanto pesce “azzurro”, contengono un alto contenuto di vitamine del gruppo B, vitamina E, calcio, fosforo e i famosi grassi omega 3, che svolgono un ruolo fondamentale nella diminuzione del colesterolo cattivo LDL e aumentano quello buono, HDL. 

Per ottenere un piatto più godereccio, ho passato le acciughe nell’uovo. Nel caso voleste una frittura più leggera, vi consiglio di infarinarle soltanto. Saranno altrettanto croccanti e gustose.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1/2 kg acciughe
  • aceto bianco
  • farina
  • 1 uovo
  1. Pulite le acciughe privandole della testa, della lisca e della coda. Adagiatele su un piatto, ricopritele di aceto e lasciatele riposare per 2 ore.
  2. Asciugatele con della carta assorbente per eliminare il liquido in eccesso.
  3. Infarinatele, passatele nell’uovo, friggetele in olio da ambo le parti, fino a quando diventano dorate.

A Mario basta un piatto di acciughe fritte per ritornare adolescente. Anche voi avete qualcosa che vi fa riandare con la mente indietro nel tempo?

 

2 Risposte a “Acciughe fritte | Non so”

  1. Che bel ricordo saporito mi suscita questa ricetta: mia mamma preparava le sarde infarinate e fritte, calde e croccanti che io divoravo!
    Non conosco il romanzo ma in base alla tua recensione quest’uomo mi fa tanta tenerezza…….Maturare nel corso della vita non è di tutti ma restare un pó bambini dentro , provando curiosità , meravigliandosi, volendo sempre conoscere ed apprendere , aiuta tanto ad affrontare lo scorrere degli anni.

    1. Splendido ricordo…
      Dunque Licalzi è uno scrittore genovese e mette al centro di molti suoi romanzi la crescita interiore dei protagonisti, ad ogni età. Ti consiglio “Che cosa ti aspetti da me?”. E’ un libro molto dolce e testimonia che l’amore non ha età né confini di alcun genere.
      Hai decisamente ragione, dovremmo tutti noi maturare e nel contempo preservare il bambino che è in noi. Dai, ci proviamo!
      Grazie per l’affetto!!!!

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